Test degli strumenti per le attività di misura
A partire dal mese di maggio 2014 hanno preso avvio le attività di campo di S4A che impegnano ricercatori e ricercatrici di CNR-IREA nella raccolta di informazioni nelle aree di studio progettuali lombarde.
In parallelo, e prima di recarsi sul campo, i ricercatori e i tecnici spesso eseguono alcuni test-prova per verificare il corretto funzionamento delle strumentazioni di misura. Le immagini in questa pagina offrono un esempio di collaudo svolto su alcune superfici poste nel cortile all'interno dell'area della ricerca CNR di Milano lo scorso giugno 2014. Vengono testati sia il comportamento di superfici vegetate (alcune piantine di mais) sia non vegetate (la pavimentazione in cemento). Le immagini mostrano alcune fasi del confronto tra le misure acquisite da due strumentazioni di rilevamento (nello specifico, due spettroradiometri) che serviranno a preparare le campagne successive.
Vi hanno partecipato Alberto Crema, Paolo Villa, Mauro Musanti, Daniela Stroppiana e Gabriele Candiani.
Alberto indirizza una speciale fibra ottica verso la superficie che vuole analizzare, in questo caso piccole piante di mais. Questo speciale sensore misura la radiazione elettromagnetica riflessa dalla superficie osservata (chiamata firma spettrale). |
In un'altra area del cortile, Paolo e Mauro acquisiscono anche altre firme spettrali su superfici non vegetate (nello specifico, cemento) per confrontare i comportamenti delle due superfici. |
Lo spettroradiometro, un ASD FieldSpec Spectroradiometer, riceve i segnali inviati dalla fibra ottica e li trasmette ad un PC dove altri ricercatori sono al lavoro. |
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Daniela e Gabriele visualizzano, in tempo reale, sul monitor del PC i dati e verificano la corretta acquisizione delle firme spettrali. Queste operazioni servono ai ricercatori anche per testare nuovi strumenti.
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Ecco, quindi, come appaiono le firme spettrali acquisite durante le prove degli spettroradiometri sui due tipi di superfici presenti nel cortile della ricerca CNR di Milano lo scorso giugno 2014: vegetazione (mais) e cemento. Le firme spettrali mostrano la riflettanza (asse y, range 0-1) in funzione della lunghezza d'onda nelle regioni del visibile (400-700 [nm]) e dell'infrarosso vicino (700-1500 [nm]). La riflettanza (cioè il rapporto tra l’intensità della radiazione riflessa e quella della radiazione incidente) dipende dalle caratteristiche della superficie osservata con lo strumento e dalla lunghezza d'onda. |
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